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Corte Palù.  29/02/2004 - Foto A. Scolari

 

 

Scheda storica - Arch. Sergio Spiazzi

 

Antica corte rurale posta ai margini della centuriazione romana della valle di Marcellise, tra la strada del Palù e la collina di Montelungo. Il toponimo del Palù, ricorrente nei documenti, sta ad indicare la zona paludosa della valle, dovuta all’abbassamento naturale del terreno e posta tra gli insediamenti del Palù, di Casa Pozza e del Fenilon.

 

La disposizione della corte è già definita nel XVI secolo, con la divisione in due parti: la prima padronale verso est, la più lontana dall’antica entrata, con la torre-colombara, perno della struttura; la seconda, verso ovest, con le case contadine, porticati, stalle e fienili.

 

Nel 1292 troviamo una vendita, relativa ad una pezza di terra “in palude di Lavagno”, da parte di Donna Maza vedova di ser Gaffo in favore di ser Fasteza di S. Martino Bonalbergo, probabilmente vicino al Palù e a Casa Pozza. Nel corso del XVII secolo la corte è proprietà della famiglia Del Pozzo de Moni, possessione avuta in eredità per il matrimonio tra Lucia Mona e Francesco Dal Pozzo.

 

Nel 1854 la proprietà passa a Luigi Marchesini insieme con il Fenilon e in seguito a tutte le praterie basse della valle di Marcellise.

Nelle sue opere di bonifica, del 1866, G.B. Marchesini ritrova, ad un metro e mezzo di profondità, una casa d’epoca romana, come ricordato nel 1884 dagli ispettori Conte Cipolla e de Stefani.

 

 

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