Cà Vecchia. 1/11/2004 - Foto A. Scolari
Scheda storica - Arch. Sergio Spiazzi
Situata
ai confini sud-ovest del comune, Ca’ Vecchia si trova anche ai margini della
punta del terrazzamento naturale che poi si abbassa nelle cosi dette “basse di
S. Michele”. La corte, infatti, sovrasta il territorio circondante con la
presenza caratterizzante dell’alta e massiccia torre-colombara.
La
corte è lambita dalle acque della Rosella, l’antica fossa di Campalto, che in
quel punto s’incurva per raggiungere il territorio dell’Acquagrossa e poi
ramificarsi in numerosi corsi d’acqua.
Il
toponimo Ca’ Vecchia sottolinea l’antica origine della corte, forse nata,
nel XIII o XIV secolo, come luogo strategico di controllo e di difesa delle
acque della Fossa di Campalto e dei confini della “Campanea Minor” della
città di Verona, dopo la costruzione del grande fossato irriguo.
La
corte, come si è detto, è dominata dalla presenza dell’alta torre-colombara,
che di solito ha un’origine militare e medievale, ma che il suo uso nel XV e
XVI secolo, è legato anche all’allevamento dei colombi per usi culinari e
all’addestramento dei piccioni viaggiatori. Gli edifici si dispongono a
formare una corte chiusa d’aspetto trapezoidale, con la residenza principale
addossata alla torre medievale e quelle secondarie disposte lungo il perimetro
della stessa, con la stalla, fienile, portici e rustici che completano
l’antico nucleo rurale.
Gli
antichi proprietari sono gli Zenobio, antica casata nobile veronese proprietaria
di diverse corti nel sanmartinese e sotto S. Michele.